Recupero inerti da demolizione e il loro riutilizzo
Recupero inerti da demolizione e l’importanza della sostenibilità ambientale.
La sostenibilità ambientale ha assunto notevole importanza in ogni attività umana.
L’attenzione verso l’ambiente che ci circonda e nel quale siamo totalmente immersi impone un nuovo approccio ecocompatibile derivante “da una gestione sempre più virtuosa dei rifiuti e dalla promozione di un mercato per i materiali recuperati”, inserendo l’attività di recupero nella cosiddetta economia circolare.
La sostenibilità ambientale nel settore edilizio
Un approccio sostenibile, in considerazione del fatto che il settore edilizio fa uso smisurato di risorse della natura, è quello del riciclo e riutilizzo dei materiali destinati allo smaltimento, che offre il duplice vantaggio di diminuire l’impegno quantitativo e ottico delle discariche e l’abbattimento dei quantitativi ricavati da nuove estrazioni dalle cave, sia di inerti sia di altri minerali in genere, riducendo l’impoverimento delle materie prime oramai largamente sfruttate.
Anche l’industria edilizia, con le sue varie branche di applicazione e la sua presenza ed implicazione nella vita in ogni città del mondo, deve adattare le proprie costruzioni e i propri materiali ad un nuovo modello di sostenibilità ambientale.
Se ciò è vero per le nuove edificazioni civili o industriali e infrastrutturali, a maggior ragione sarà vero per quanto riguarda le attività di demolizione di manufatti di qualsivoglia natura o di movimento terra.
La scarsità di aree e suolo per l’accumulo di materiali
L’accumulo e lo spostamento di milioni di metri cubi di materiali ha la necessità dello stoccaggio in discariche che impegnano sempre più consumo di suolo e aree sempre più difficilmente reperibili.
Inoltre, tali aree hanno la necessità di essere trattate preventivamente con la posa in opera di ulteriori costosi materiali con proprietà ostative alle pericolose infiltrazioni nel suolo e nel sottosuolo che possono, anzi, che inquinano le sottostanti falde acquifere.
La nascita di nuove attività di recupero dei materiali
Pertanto, l’industria edilizia ha generato un’ulteriore attività che mira al recupero dei materiali di scavo o di demolizione di manufatti, conferendoli ad impianti di recupero e che una volta differenziati ed opportunamente trattati possono essere reimpiegati nel settore edile nel pieno rispetto della compatibilità ambientale.
L’attività di recupero e trattamento dei materiali di rifiuto, ha necessità, quindi, di avere propri impianti dedicati allo stoccaggio, alla differenziazione, alla frantumazione.
Gli impianti di recupero regolarmente autorizzati, ricevono notevoli conferimenti di materiale con la caratteristica comune di essere considerati “inerti”, con tale termine si intende che sono incapaci di subire trasformazioni apprezzabili di tipo fisico, chimico o biologico; che non sono infiammabili o biodegradabili e non reagiscono a contatto con altri materiali, che non creano danno alla salute delle persone.
Recupero inerti da demolizione, la loro lavorazione e il futuro riutilizzo
L’impianto di recupero inerti da demolizione, per la loro natura disomogenea devono essere sottoposti inizialmente a trattamenti di vagliatura e cernita con separazione e smaltimento in discariche controllate dei materiali inquinanti contenenti amianto e similari, con separazione e recupero dei metalli e la successiva frantumazione dell’inerte vero e proprio fino al raggiungimento delle condizioni tecniche e di pezzature merceologiche ammesse dal DM.05/02/1998.
In generale l’impianto di recupero inerti da demolizione fornisce per il riutilizzo: ghiaia; sabbia; pietrisco; granulare; materiali derivati dalla frantumazione delle rocce.
I materiali recuperati sono utilizzabili in numerosi ambiti: per riempire scavi di posa di tubazioni e condutture; per la realizzazione di sottofondi, massicciate e rilevati stradali; per la copertura di discariche di rifiuti solidi urbani; per consolidare terreni; per riempire a tergo alti muri di sostegno, per la realizzazione di vespai, per riempimento di fondazioni ecc.
L’azienda ARRIGHI E BROGI BUILDING ha organizzato al suo interno un impianto integrato capace di ottimizzare il ciclo delle lavorazioni edili attraverso la raccolta, la trasformazione, il riciclo e il riutilizzo di materiale provenienti da demolizioni e da scarti di cantiere, con stoccaggio differenziato in base alla granulometria del derivato e posto a disposizione di imprese pubbliche e private per l’impiego nelle svariate destinazioni d’uso.